Dott.ssa Stefania Passaquindici

Dipendenza da Internet

Dott.ssa Stefania Passaquindici

Accanto alle classiche dipendenze, ci sono le "Nuove Dipendenze": tutte quelle nuove forme di dipendenza in cui non è implicato l'intervento di alcuna sostanza chimica. La dipendenza da Internet, nota anche come Internet addiction disorder, (acronimo IAD), è un disturbo legato ad utilizzo intensivo ed ossessivo di internet. La "sindrome" di dipendenza dalla rete presenta segni e sintomi paragonabili al gioco d'azzardo patologico. La dipendenza patologica da Internet prevede numerose fonti:social network, porno, giochi e scommesse online e persino l'e-shopping compulsivo.

I problemi naturalmente si ingigantiscono in caso di "mancanza di rete", quando ad esempio si è a corto di batteria, credito o di copertura, può scatenarsi la Nomofobia, il timore ossessivo di non essere "raggiungibili". Una dipendenza che colpisce per lo più i ragazzi tra i 18 e i 25 anni, con bassa autostima e problemi relazionali, scatenando dei veri e propri stati d'ansia. Che sia da Internet o da cellulare è una vera e propria dipendenza, capace di generare crisi di astinenza, con attacchi di panico, vertigini, tremore, mancanza di respiro e tachicardia, tutti sintomi tipici delle dipendenze da droghe e alcol.

Un recente studio ha dimostrato che l'abuso di utilizzo dello smartphone è "come dare un grammo di cocaina". A spiegarlo al The Indipendent è Mandy Saligari, psicologa esperta di dipendenze e relazioni familiari, a capo della clinica di riabilitazione Harley Street Charter. "Dico sempre che dare ai vostri figli piccoli uno smartphone o un tablet è come dargli una bottiglia di vino o un grammo di cocaina" sostiene la psicologa mettendo in guardia i genitori dai rischi di dipendenza da social network.

Gran parte dei suoi pazienti sono ragazze tra i 13 e i 15 anni coinvolte nel cosiddetto "sexting": l'invio di immagini sessualmente esplicite tramite il proprio cellulare.

"Molte ragazze in particolare sono convinte che mandare una foto di loro nude a qualcuno attraverso il proprio smartphone sia normale" racconta la psicologa.

Vicino Seattle c'è una struttura che offre assistenza ai giovani che passano gran parte della giornata davanti ai videogame o su internet.

"Perché prestiamo meno attenzione a queste cose rispetto alle droghe o all'alcol?" prosegue Mandy Saligari "Convincere gli adolescenti ad abbandonare lo smartphone è molto complicato, per loro è come se fosse una terza mano, ma non penso sia impossibile, le scuole che chiedono ai giovani di passare del tempo lontano dal loro telefono sono fantastiche. Se riesci ad accorgerti in tempo del problemi puoi insegnare ai tuoi figli ad autodisciplinarsi" conclude la dottoressa.

Secondo alcuni studi 1/4 degli adolescenti rischia una vera e propria dipendenza da smartphone, con un utilizzo che può arrivare anche alle cinque ore e mezza al giorno, fra WhatsApp, profilo Facebook da gestire, siti da controllare, videogiochi. Per questo, il problema non va affatto sottovalutato. I ragazzi che fanno un uso smoderato sono piu soggetti a isolarsi, compromettendo la propria vita sociale e anche il rendimento scolastico. Queste difficoltà, spesso, si riflettono su tutta la famiglia. E` importante che mamma e papà non permettano al figlio di usare lo smartphone senza limiti e senza regole, dandone soprattutto loro per primi l'esempio. Fin dal momento dell'acquisto devono stabilire delle regole relative sia al tempo da dedicare allo strumento sia alle attività per cui usarlo; mettendo inoltre in guardia dai pericoli diffusi e sottesi alla rete.


Come capire se tuo figlio è a rischio

Si parla di dipendenza quando per stare online si penalizza il sonno, lo studio, lo svago e si sostituisce il virtuale al contatto con la realtà. Osserva l'uso che fa del web, i tempi e i siti che visita.

E` fondamentale ricordare ai genitori che l'esempio vale più di mille parole: se tu non sai gestire adeguatamente il tuo tempo e il tuo utilizzo dello smartphone, non puoi pretendere che lo faccia tuo figlio.

back up
Back Up